Stephanie Gengotti

Despues
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Prima i corpi, la carne, gli umori. Dopo la traccia, il segno, l’impronta.

Después in spagnolo significa dopo. Questi ritratti partono da un istante di tempo ben preciso e da un luogo definito: hanno come protagonisti le coppie subito dopo il sesso e la stanza come testimone. Fulcro del lavoro non è la condivisione dell’amplesso, né una morbosa curiosità per la vita dei soggetti, ma la ricerca della traccia, quella capace di raccontare attraverso uno sguardo o un gesto, l’intimità.
“Quante coppie in questo preciso istante stanno per avere un orgasmo?”, si chiede la giovane protagonista della fortunata pellicola Il favoloso mondo di Ameliè. Questa domanda introduce una divertente e frenetica sequenza in cui quindici coppie raggiungono l’acme del piacere. Sono persone diverse, per età, razza e gusti sessuali. Rappresentano un’umanità variegata come quella ritratta in questo progetto. Giovani, anziani, omosessuali, nessuna forma di giudizio o pregiudizio trova spazio, perché non esiste un modo giusto e uno sbagliato per vivere la propria sessualità e neppure un modo opportuno o inopportuno di sentire interiormente un momento importante come l’orgasmo. Quel momento in cui ci si stacca completamente dal mondo e dalle sue regole per lasciare scorrere libera, la propria emotività.

Después ruota intorno all’attesa. Attesa che l’amore fisico si consumi per lasciare subito dopo spazio all’incontro con il fotografo. Attesa che davanti all’obiettivo appaia qualcosa di unico e irripetibile. Uno sguardo di rapimento estatico capace di suggerire che quei corpi, adesso due, erano completamente fusi in unità un attimo prima. Una sigaretta e i suoi cerchi di fumo per raccontare il rito solitario della separazione. O una mano ancora in cerca del contatto e di uno strascico di tenerezza.

Il cinema e la letteratura potrebbero sopravvivere senza il sesso? Il più accattivante degli spot riuscirebbe a insinuarsi nelle nostre menti senza un richiamo, per quanto impercettibile, al sesso? I magazine, femminili e maschili, venderebbero lo stesso numero di copie senza continui articoli, dossier e sondaggi sul sesso? Siamo circondati, bombardati, sovrastimolati verso una ricerca quasi ossessiva del piacere fisico. Aldilà dei numeri da rotocalco, dell’indagine scientifica, dell’ispirazione artistica o delle regole del marketing, il sesso resta qualcosa di personale: una cartina di tornasole, capace di scavare nell’identità di un individuo e di un rapporto per svelarne l’unione o il distacco, la perdita di controllo o l’inibizione, la serenità appagata o il malessere solitario.
Despuès arriva un attimo dopo l’orgasmo e vuole immortalare quel qualcosa di personale.
(Testo di Pamela Piscicelli)


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